RIHANNA 777 TOUR: WIN OR FAIL?
7:29 PM
7: il numero mistico associato ai sacramenti cristiani, ai giorni in una SETTimana, ai nani da miniera di Biancaneve…quante emozioni si possono associare ad un numero? Beh 7 possono essere le candeline di compleanno… che avete spento al posto del vostro compagno di giochi( così…per scherzo), 7 possono essere i vostri attuali punti sulla patente (in effetti 20 sono tanti da tenere a mente…), 7 possono essere le dita che potete contare sulla vostra mano…dopo un’innocente serata di scorribande alcoliche con i vostri più cari amici…
Insomma tutti noi abbiamo avuto almeno una convenzionale esperienza legata al numero 7 nelle nostre brevi ma intense vite: ora grazie a Robyn Fenty, in arte Rihanna, il catalogo delle esperienze possibili si arricchisce del suo 777 Tour.
La cantante di Rude Boy incontra la matematica e ci da la sua opinione in materia, mostrando che 7+7+7 fa 777
7 Countries 7 Days 7 Shows
Un Boeing 777 come unico mezzo di trasporto, popolato da 150 giornalisti, quali rappresentanti delle maggiori riviste ( da Rolling Stone a GQ) e qualche membro fortunato della Rihanna Navy( il suo fan-base ufficiale) dai 7 ai 777 anni
“Sono veramente elettrizzata per il 777 Tour. Questo jumbo lo faremo diventare come il pullman da tour. Vivremo su questa cosa praticamente per una settimana: dormendo, divertendoci, tutti insieme. Io, i miei fan, la stampa. Volevo che fosse un’avventura rock’n'roll, e penso che, quando sarà finita, sarà stata una delle cose più cool che avrò mai fatto”(cit.Anonimo cinese Rihanna)
E se è cool allora ci piace U.U
Questa sorta di odissea musicale o gita scolastica, che dir si voglia vanta un programma invidiabile
November 14 – Mexico City, Mexico
November 15 – Toronto, Canada
November 16 – Stockholm, Sweden
November 17 – Paris, France
November 18 – Berlin, Germany
November 19 – London, UK
November 20 – New York, USA
Questo little Monster tour a mio parere non è tutta farina ( e diciamo farina) dall’ interprete barbadiana , infatti risulta lampante il sospetto che sia tutta una provata pubblicitaria del suo entourage: non è una novità che Rihanna di per sé stessa sia più redditizia di un casinò (principalmente c’è infatti un grande risparmio in termini di gettoni, fiches, chips…); per l’industria della musicale si parla di un vero e proprio brand, dove tutto dal look ai testi delle canzoni ha un sapore tipicamente commerciale con un vago retrogusto di si..money, baby!Ecco che i concerti si trasformano in vere e proprie “televendite”, dove i prodotti di interesse non sono altro che alcolici e smart-phone HTC, il tutto contornato da equivoche incitazioni al caos…
In soldoni si parla di una tournée promozionale cucita a ridosso dell’uscita del suo settimo album studio “UNAPOLOGETIC”( a nemmeno un’anno di distanza dal precedente-.-), che come i suoi predecessori, regala alla cara RiRi un posto in prima fila nelle chart mondiali (ormai è record), questa volta con una ballad romantica, scritta da Sia, Diamonds.
Bilancio della trovata?
- 150 mila euro di multe per i permessi di decollo fuori orario dagli aeroporti,
- continui ritardi nei concerti ( in media un’ora ogni volta) seguiti da festicciole alcoliche (immacabili per una party-animal) in compagnia di altre star di tutto rispetto( da Diddy a Jay-Z per poi passare a Cara Delavigne, Cassie, Chloe Moretz e Brooklyn Decker ) ;
- giornalisti annoiati, nudi e ubriachi, che ovviano alla mancanza di scoop diventando loro stessi “la notizia”(le lamentele sono tante, ma sfumano quasi tutte nella quasi inesistente interazione con la cantante...what's the point of inviting them on the plane, than?)
I look di questo breve tour (come quelli dell’ultimo periodo -.-) a mio parere mancavano totalmente del “WOW-Factor”:se lo stile camaleontico della cantante è sempre un tutt’uno con i suoi dischi, con UNAPOLOGETIC assistiamo ad una reinterpretazione dello stile TomBoy in bilico tra l’Hip Hop e il tresh più totale, senza dimenticare il denominatore comune di tutti i suoi look dall'esordio ad oggi, ovvero la sensualità..è il caso di dirlo, Good Girl Gone Bad...
Nel complesso che la sia ami o la si odi, la pupilla di Jay-Z e retina della Def Jam, porta a casa il suo bottino: che sia un palco, che sia la radio, una rivista, una passerella…ovunque vada il suo nome vige sovrano quale garanzia di successo e in un mondo infiacchito dalla crisi economica, Rihanna non che una gallina! Cioè una gallina! …come si dice in gergo?...è una gallina ma papera…no..dalle uova…ah sì! UNA GALLINA DALLE UOVA D’ORO!!
Ho solo una perplessità riferita a questa ragazza e al mercato musicale in genere: stiamo ancora parlando si arte e artisti? È la quantità a vincere sulle qualità? Le canzoni di oggi portano la data di scadenza o riusciranno ad ottenere l’immortalità, impresse nelle pagine della Storia?
Non credo esista un genere superiore ad un altro, anzi, quello che davvero mi manca è la percezione di un intento artistico: quale messaggio/emozione si vuole comunicare con quel brano/album? Cosa ci dice in più della persona dietro all'artista?
Il sodalizio tra arte ed economia è tra i più proficui di sempre ed è giusto che prosperi…almeno finché i nostri MP3 non sapranno di latte andato a male…
Written by: Stella
0 commenti