JENNIFER LAWRENCE: NUDE PHOTO LEAK? A SEXUAL CRIME
10:57 AM
Amare il progresso tecnologico è dato implicito della nostra generazione, ma per quanti vantaggi offra innumerevoli restano comunque i rischi.
Da fine agosto, lo scandalo del nude photo leak – l’attacco hacker su iCloud che portato alla diffusione sul web di alcune fotografie senza veli delle maggiori star di Hollywood, non ha fatto che tappezzare i tabloid internazionali: la prima vittima dell’attacco? Jennifer Lawrence.
Ora, per la prima volta, l’attrice rompe il silenzio raccontando la sua verità: l’esclusiva è nelle mani di Vanity Fair US, che in occasione del numero di novembre le dedica la copertina fotografata da Patrick Demarchelier.
[il servizio fotografico è stato realizzato per la rivista prima dell'attacco hacker; l'intervista è stata aggiornata per dare spazio anche alla notizia]
Il premio oscar come miglior attrice con Il lato positivo parla della violazione della sua privacy, senza mezzi termini:
“Non si tratta di uno scandalo. Si tratta di un crimine sessuale, di vero abuso. È disgustoso.”
La rabbia e lo sdegno della Lawrence si rivolge anche ai siti web che all'alba dello scandalo hanno comunque scelto di diffondere le foto rubate:
“La legge deve essere cambiata, e anche noi dobbiamo cambiare. Ecco perché quei siti sono responsabili. Il fatto che il primo pensiero di qualcuno sia quello di trarre profitto da qualcuno sfruttato e violato sessualmente va oltre la mia comprensione. Non riesco nemmeno ad immaginare che si possa essere così insensibili, superficiali e vuoti dentro.”
L'attrice ammette che il momento più difficile è stato raccontare l’accaduto al padre:
“Quando ho dovuto fare quella telefonata a mio padre e spiegargli cosa era successo…non importa quanto guadagno per Hunger Games, giuro, non ci sono dubbi tra scegliere di guadagnare tutti quei soldi o di non dover telefonare a tuo padre per dirgli che era successa una cosa del genere.”
Essere famosi comporta anche un passaggio ulteriore, ovvero il duro confronto con l’opinione pubblica:
“Ogni cosa che provavo a scrivere o mi faceva piangere o arrabbiare. Avevo anche iniziato a scrivere delle scuse, ma non avevo niente per cui chiedere scusa. Stavo vivendo una sana e fantastica storia d’amore che durava da quattro anni; era una relazione a distanza e o il tuo ragazzo si va a guardare dei porno o guarda te.”
Ma ruolo della vittima non è nelle sue corde, quindi eccola passare al contrattacco:
“Chiunque abbia guardato quelle foto ha continuato a commettere un crimine a sfondo sessuale. Dovreste sprofondare dalla vergogna. Perfino persone che conosco e a me care dicono ‘Oh sì, ho visto le tue foto’. Non voglio arrabbiarmi, ma allo stesso tempo penso ‘non ti ho mai detto che potevi guardare il mio corpo nudo. ’ Solo perché sono una figura pubblica, solo perché sono un’attrice, non significa che me la sono cercata. Non è una conseguenza diretta. È il mio corpo e dovrebbe essere una mia scelta, e il fatto che non lo sia è assolutamente disgustoso. Non posso credere che viviamo in un mondo del genere.”
Durante l’intervista lancia anche un messaggio ai tabloid internazionali:
“Potete scegliere di essere una persona che trasmette negatività e che mente per vivere o potete fare una cosa giusta: essere buoni. Scegliete di essere buoni e vi sentirete meglio.”
Da fine agosto, lo scandalo del nude photo leak – l’attacco hacker su iCloud che portato alla diffusione sul web di alcune fotografie senza veli delle maggiori star di Hollywood, non ha fatto che tappezzare i tabloid internazionali: la prima vittima dell’attacco? Jennifer Lawrence.
Ora, per la prima volta, l’attrice rompe il silenzio raccontando la sua verità: l’esclusiva è nelle mani di Vanity Fair US, che in occasione del numero di novembre le dedica la copertina fotografata da Patrick Demarchelier.
[il servizio fotografico è stato realizzato per la rivista prima dell'attacco hacker; l'intervista è stata aggiornata per dare spazio anche alla notizia]
Il premio oscar come miglior attrice con Il lato positivo parla della violazione della sua privacy, senza mezzi termini:
“Non si tratta di uno scandalo. Si tratta di un crimine sessuale, di vero abuso. È disgustoso.”
La rabbia e lo sdegno della Lawrence si rivolge anche ai siti web che all'alba dello scandalo hanno comunque scelto di diffondere le foto rubate:
“La legge deve essere cambiata, e anche noi dobbiamo cambiare. Ecco perché quei siti sono responsabili. Il fatto che il primo pensiero di qualcuno sia quello di trarre profitto da qualcuno sfruttato e violato sessualmente va oltre la mia comprensione. Non riesco nemmeno ad immaginare che si possa essere così insensibili, superficiali e vuoti dentro.”
“Quando ho dovuto fare quella telefonata a mio padre e spiegargli cosa era successo…non importa quanto guadagno per Hunger Games, giuro, non ci sono dubbi tra scegliere di guadagnare tutti quei soldi o di non dover telefonare a tuo padre per dirgli che era successa una cosa del genere.”
Essere famosi comporta anche un passaggio ulteriore, ovvero il duro confronto con l’opinione pubblica:
“Ogni cosa che provavo a scrivere o mi faceva piangere o arrabbiare. Avevo anche iniziato a scrivere delle scuse, ma non avevo niente per cui chiedere scusa. Stavo vivendo una sana e fantastica storia d’amore che durava da quattro anni; era una relazione a distanza e o il tuo ragazzo si va a guardare dei porno o guarda te.”
“Chiunque abbia guardato quelle foto ha continuato a commettere un crimine a sfondo sessuale. Dovreste sprofondare dalla vergogna. Perfino persone che conosco e a me care dicono ‘Oh sì, ho visto le tue foto’. Non voglio arrabbiarmi, ma allo stesso tempo penso ‘non ti ho mai detto che potevi guardare il mio corpo nudo. ’ Solo perché sono una figura pubblica, solo perché sono un’attrice, non significa che me la sono cercata. Non è una conseguenza diretta. È il mio corpo e dovrebbe essere una mia scelta, e il fatto che non lo sia è assolutamente disgustoso. Non posso credere che viviamo in un mondo del genere.”
Durante l’intervista lancia anche un messaggio ai tabloid internazionali:
“Potete scegliere di essere una persona che trasmette negatività e che mente per vivere o potete fare una cosa giusta: essere buoni. Scegliete di essere buoni e vi sentirete meglio.”
A settimane di distanza dallo scandalo, la giovane attrice cerca un orizzonte positivo mostrando la volontà di superare l’accaduto:
“Il tempo guarisce tutte le ferite. Non piango più per ciò che è successo. Non posso arrabbiarmi ancora. Non posso basare la mia felicità sul fatto che i responsabili vengano presi, perché è possibile che non accadrà. Ho solo bisogno di trovare un po’ di pace.”
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