SE SEI FASHION MANGI DOLCE IMPERO

3:33 PM

Mangiare per vivere, ma non vivere per mangiare
(A meno che non siano macarons.)

Il cibo si mangia.
É sconcertante, ma prima di Instagram il cibo te lo mettevi in bocca e benedivi la pausa pranzo. In genere se una pietanza è particolarmente buona (o avete particolarmente fame), l’unica foto che riuscireste a scattare sarebbe quella della pastiglia del Finish.
Qualcosa colpisce con l’aspetto, qualcosa solo con il gusto: è quando si uniscono che scatta il dilemma
Taggo o mangio??
Forse per indossare l’ultima collezione di Moschino dovrete fare di Barbie il vostro modello di fitness, ma io vi dico in tutta sincerità che

Se sei fashion mangi.

Ovviamente usando il cucchiaio e non il badile.

L'ispirazione per questa nuova attraente rubrica mi è giunta mentre sedevo al tavolo VIP della mia nuova pasticceria preferita: restiamo nel bresciano cari lettori, più precisamente nelle rigogliose pianure del sud, a Ghedi per incontrare il principino che abita il Dolce Impero, Marco Agoni.


TEB: Bene Marco, sei alla tua prima intervista per un blog di moda. Saluta i colleghi di Slow food.
M: Ciao Stella, ciao lumachine di Slowfood!!
TEB: Con te, The Enchanted Boudoir inaugura la rubrica “Se sei fashion mangi”, tentazioni culinarie per veri fashionisti : senti la pressione?
M: Uuuh alta pressione!!! No, dai, ho voglia di cominciare, sai che sono un creativo!
TEB: Chi non ti conosce potrebbe pensare a te come ad un novellino alle prime armi pronto a vantarsi con la blogger di passaggio: aiutiamoli a sfatare questa idea. Creativa, sperimentale o semplice ma di carattere: come definiresti il tuo approccio alla pasticceria?
M: Bè, novellino forse no... E' però vero che sono molto giovane e la strada per affermarsi è ancora molto lunga. Credo che la Pasticceria sia un' arte che va corteggiata e interpretata, quasi come una ragazzina capricciosa. Questo è infatti ciò che cerco di fare io ogni volta: esaltare i sapori, le forme e i colori di ogni dolcetto (o salato) in cui la Pasticceria si manifesta. 
Definirei il mio approccio più che altro creativo. Ogni volta che creo dolci ho bisogno di qualcosa che mi ispiri, un punto di partenza, come il La per i musicisti: un luogo, una sensazione, un oggetto, una persona. O, perché no, un blog!

TEB: In quale maestro pasticcere vorresti riconoscerti?
M: Credo che oggi ci siano troppe persone che si definiscono Maestri. Non voglio rischiare di sembrare presuntuoso, ma secondo me non basta saper fare dolci per essere maestri. Ci vuole anche quel qualcosa in più, quella capacità di trasmettere anche emozioni attraverso il tuo lavoro, di lasciare un segno.
Secondo me Ernst Knam e Pierre Hermés, con i suoi celebri macarons, hanno questa capacità. Loro rispecchiano il mio pensiero perché sono completamente fuori dagli schemi, adoro il modo in cui entrambi accostano gli ingredienti estrapolando sapori sconosciuti. Quella è Vera Arte Pasticcera. #ThumbsUp per i macarons. Ho studiato questa ricetta per un anno e mezzo prima di ottenere un prodotto all' altezza dei miei standard.

TEB: C’è un dolce a cui sei particolarmente legato? Esiste invece uno che vorresti cancellare dalla carta forno?
M: Vorrei cancellare..... quelle pacconate di pasta di zucchero che vanno tanto di moda adesso. Le cakes ''di Design'', perché innanzitutto non sono buone, e un dolce che non è buono, che dolce è? 
Tra i dolci tradizionali, la torta Delizia. Il fascino del classico. Un dolce che arriva a tavola urlando ''ANNI OTTANTAAAA!!!'' ; se te la metti vicino all'orecchio senti la sigla di Beverly Hills 90210, provare per credere. 

TEB: Considerando quante persone vanno in brodo di giuggiole alle parole “seitan”,“germogli” e “crusca mix”, cosa vorresti dire loro per convincerli a concedersi un tuo macaron?
M: Sono convinto che se le persone avessero più macarons in pancia e meno paranoie in testa, vivremmo in un mondo migliore. I dolci non sono il demonio, infatti "Chi fa dolci, il ciel l' aiuta". La gente ultimamente li fugge perché ''fanno ingrassare'' e poi s'ingozza al McDonald's, alla Sagra dello gnocco-fritto o si iscrivono alle gare di caipiroska
"No guarda, non assaggio niente perchè poi ingrasso, mi sale la pressione, ho già fatto due infarti, lo vedi questo polmone?? ecco, non è mio!!'' 
Penso che in molti dovrebbero rivedere le loro priorità.
busted

TEB: In ottica di marketing: se potessi scegliere un testimonial per la tua pasticceria, chi vorresti ad ogni costo?
M: Ho preso già te, non basta?? E poi mi sussurrano dalla regia che #Phranci è un' aficionada non da poco. Dovendo scegliere tra i famosi direi Miley Cyrus (lecca di tutto, ha un sacco di parametri di giudizio) o Alessandro Borghese (più per lui che per me:non puoi essere credibile per lo spot di uno yogurt che ti sgonfia la pancia se sei Alessandro Borghese...) oppure Anastacia: lei sarebbe più una soddisfazione personale, un sogno che si avvera.....

TEB: Il boom del cake design ha indotto molte persone ad avanzare le richieste più strampalate al proprio pasticcere di fiducia: “ehi ciao potresti farmi una riproduzione a grandezza naturale della finale Italia Francia ai mondiali del 2006? Sa, è per un compleanno. All’asilo. Mio figlio adora Holly e Benji”. Qual è la torta più strana che hai preparato?
M: Ahh il Cake Design... nella chart delle torte più strane troviamo: cake ''Auguri Killer'', torte con fumetti, chitarre elettriche, violini, una torta Belieber ,diverse Saette McQueen, un temporale nonché una torta-fontana con fiori e bamboo, tra l' altro fra le più riuscite.
E... rimanendo in tema calcistico, bè, svariati falli, ecco. Se ben ricordo era proprio un ''fallo'' la prima torta realizzata a Dolce Impero.
patisserie

A rendere ancora più interessante il ragazzo dietro il  pâtissier è la sua schiettezza.
Avete mai fatto un inventario delle cose che amate? Si? Bravi siete banali. Avete mai pensato a quante cose invece vi fanno scattare il crimine? Forse si, il lunedì mattina magari o durante le ore passate imbottigliati nel traffico, alla stazione dei treni per i consueti disservizi oppure questa “estate” in spiaggia. Vi sarete limitati ad una manciata di aggettivi, i più audaci si saranno concessi addirittura un’imprecazione, i filosofi avranno citato Leopardi. Marco è più preciso: ci fa semplicemente una lista, si serve della prima tastiera QWERTY a disposizione e da vita a “COSE CHE NON SOPPORTO”.

TEB: La tua innocente rubrica su Facebook comincia piacere, e non poco. Voglio esagerare e ti dico che dovrebbe diventare un trend topic regionale, per non dire nazionale. E siamo solo al post #30! Parlami di come pensi di evolvere la rubrica e se volessi ricorda che la #TEB crew ti accoglie a braccia aperte!
M: Ti dirò,... tutto nacque per caso: ero al PC saturo di fotografie di gattini, tazzine di caffè, stati iperfemministi tipo "AD UNA DONNA NON SERVONO LE PALLE PER SPARAR CANNONATE!", margheritine parlanti, putti trasognati, albe, tramonti, pleniluni, frasi epiche di Shakespeare o Marilyn... Così mi sono reso conto di non sopportare la cosa e ho deciso di urlare al mondo una lista di cose che non sopporto. Non ero a caccia di Like facili, semplicemente mi interessava esprimermi. Probabilmente piace perché incontra il pensiero collettivo. Ad ogni modo, non intendo fermarmi almeno fino a quando non avrò raggiunto la #100...e se mi fate girare i sac à poche, anche oltre! Stella, potremmo anche fare un ''Se sei fashion odi...'' che ne dici? Io ti presto volentieri i miei stati ''spinosi''. Ci spartiamo la cattiveria. #TEB all' arrabbiata. Carino, no??

TEB: Lo terrò a mente! So che hai una sorpresa per i miei lettori ed i tuoi clienti: parlami dei pasticcini Limited Edition “#TEB by Dolce Impero”!!
cake design
M:Eh già! Ho una sorpresona per tutti voi!! Anzi, due! Due dolcetti-gioiello per celebrare questo incontro tra #TEB e Dolce Impero.

Il primo rappresenta la mia pasticceria: è una pastina elegante, raffinata, inaspettata, su un' ottava più alta. Per realizzarlo mi sono ispirato alle mie vacanze altoatesine, utilizzando gli elementi che questa terra meravigliosa offre.
canederli dolci
M: E' composto da un biscottino farcito di crema pasticcera al cumino su cui è adagiato un canederlo. Per chi non lo sapesse, i canederli sono delle pallotte di pan bagnato cotte in brodo e con esso servite, oppure asciutte, con burro e formaggio: un primo piatto da corista Jodel, quelli che si sculacciano quando cantano. Nella mia versione l' impasto è dolce e profumato con lavanda, melissa, fiordalisi e viene bollito in un brodo ricco e dolce, a base di vaniglia, scorze d' agrumi, le immancabili mele trentine e spezie d' ogni genere.
La sorpresa è nel ripieno: veri mirtilli selvatici conservati nello zucchero, dalle note acidule e resinose, dal colore viola carico mozzafiato, un' estasi per i sensi. Sulla cima svetta una curiosa bandierina tricolore. In realtà è una pralina che dà la nota insolita e firma tutto l'ensemble. E' fatta di vero speck IGP essiccato al forno, passato nel cioccolato e poi nei semi di papavero. Blu, rosso e marrone. Dolce, amaro, salato e affumicato. Fondente, setoso e croccante. I sapori si mescolano e in bocca fanno l' amore. Come limonare con la Signorina Rottermeier. Capisci?? E' tutto un altro paio di Schnitzel!!

M: Per il secondo dolcetto invece ti ho pensato molto. Doveva essere trendy, ma allo stesso tempo rispecchiare il blog. Io immagino #TEB come una specie di televisione con tanti canali: moda, tendenze, cinema, libri, cucina, curiosità... E cosa fa la gente quando si sbraga davanti alla tv?? Mangia le peggiori porcate. Ed è proprio da qui, dai fondi della piramide alimentare che ho trovato l' ispirazione per creare ''Movie Star, il dolcetto del Boudoir''.
movie star
M: Tacos, ketchup, popcorn, cioccolato e caramelle si scatenano in un mini cupcake ultra-fashion, fatto di farina di mais come i tacos e di polvere di pomodoro secco, come il ketchup. Lo sormonta una nuvoletta di popcorn light (altrimenti saltano i tubini...) cosparso da finissimo cioccolato al latte e spolverato da zuccherini rosa shocking. E per finire... annaffiare il tutto con una fialetta di sciroppino alla Coca-cola!
Vedi? Da popcorn e Coca-cola può nascere Alta Pasticceria. Infatti, non è il marmo che fa la scultura, ma l' Artista. E poi, se Cracco può cucinare con le patatine...

Direi che abbiamo tutto: talento, creatività e ilarità.
Dai dolci più classici alle intriganti sperimentazioni, Il Dolce Impero resta un must see per golosi e curiosi.
Assaggiare Movie Star è un obbligo…fare un selfie con il pâtissier un privilegio!
Dolce Impero & TEB intervista

Il Dolce Impero vi aspetta a Ghedi, in Via Cesare Battisti 15 ed è pronto a tentarvi anche su Facebook!

Teneteci d'occhio! 
#TEB & DOLCE IMPERO
Mangiare non sarà mai più la stessa cosa
se sei fashion mangi

#DolceImperoIsTheNewBlack

Photographer: Phranci
Model (kind of): Stella
Location: Pâtisserie Dolce Impero
Guest star: Marco Agoni

You Might Also Like

0 commenti

recent posts

Like us on Facebook

Featured Post

COOKING WITH LE PRINCE: Christmas Cookies

Christmas is family-time...and food, because that is just another word for "love". Take for example decorating the tree: a lovel...

#TEB INSTAGRAM FEED

Subscribe